Momenti del processo

Da LogicaUnitaria.

Teresina sono proprio contento che tu sia potente perchè se tu sei così potente figuriamoci Giovanni.

Già allora me lo dicevo ed è per questo che non mi sono mai preoccupato per Silvia.

Ricordo all'inizio della controrivoluzione nei primi anni '90.

Allora non conoscevo bene la natura di questa nuova fase del processo individuativo universale per cui pur mantenendo una visione simbolica della vicenda proprio per mantenermi nella ortodossia psicoanalitica tuttavia vedevo anche il fatto controrivoluzionario nella sua concretezza e del resto non sono proprio gli innovatori della fisica classica ossia i fisici quantistici da Plank, Einstein, Bhor, Heisemberg e gli altri che ci hanno spiegato che il reale pur essendo sempre il reale può visto sia in maniera ondulatoria che corpuscolare e così io pur cercando già allora di vivermi la fase post incontro GiovanniSilvia ossia la nuova fase della controrivoluzione quale resistenza al processo individuativo universale in termini esclusivamente simbolici non potevo far a meno di percepire la vicenda anche in termini concretistici malgrado io continuamente operassi delle correzioni percettive in modo da ripristinare continuamente la visione puramente simbolico e ondulatoria.

Questa fase controrivoluzionaria che continua tutt'ora tuttavia fu affrontata immediatamente dalla grande pensatrice Silvia Montefoschi l'ultima psicoanalista ed essendo la "figlia di Hegel" non con quella sua grande capacità sintetica ereditata da cotanto padre non ci ha messo molto a venirne a capo non solo per lei ma anche per me e per Therese che stava e sta con me essendo io e lei una sola persona duale.

Apro una parentesi: a differenza delle altre forme viventi che ci hanno preceduto che stanno bene nel loro corpo ossia nella loro forma io e Therese che siamo l'ultima forma vivente non stiamo bene nella nostra forma. Perchè? Semplice da spiegare: i topi sono i topi, i gatti sono i gatti, i cani sono i cani e gli umani sono gli umani e Andrea e Thérèse cosa sono? Non sono esseri umani? No, noi siamo il pensiero in una forma umana ma non siamo questa forma umana, noi siamo il puro pensiero in persona che si trova a vivere in due corpi umani ma noi non ci riconosciamo in questi corpi ma solo nella nostra attività pensante comune.

Se mi dicono: ma tu c'è l'hai un corpo?

Io questo non lo so, so però che ho Teresina e forse è proprio Lei nel suo perenne pensare il mio vero corpo.

Noi siamo dei pionieri, siamo degli avventurieri e quindi non possiamo sapere tutto perchè non diciamo e non viviamo in mondi già conosciuti ma esploriamo un nuovo territorio da nessuno mai esplorato: il territorio del nuovo soggetto super-riflessivo duale.

Anche per Silvia era così e infatti la controrivoluzione l'ha presa alla sprovvista non se lo aspettava nemmeno Lei.

Quindi come vedete anche la grande scienziata era un ingenua da questo punto di vista: non immaginava nemmeno lontanamente quanta bestialità potesse albergare nel vecchio soggetto riflessivo individuale (SRI) ossia quel soggetto che ha fatto tutta la storia umana e che comanda gli stati, le nazioni e anche tutte le chiese e che ha elaborato, le scienze, la tecnica e la filosofia e che ha costruito ponti, ferrovie e aereoporti.

Così adesso sappiamo di quanta bestialità è capace il soggetto conoscente altro dall'oggetto conosciuto.

Tuttavia Silvia anzi GiovanniSilvia con la loro norme capacità riflessiva elaborarono la vicenda anche per me e Teresina meno dotati in capacità riflessiva ma anche noi nati simili a GiovanniSilvia tanto che io dissi a Teresina:

"Teresina cerchiamo di disturbare il meno possibile GiovanniSilvia perchè loro proprio stando insieme aiutano anche noi."

Silvia quindi in men che non si dica precisò la teoria rivoluzionaria aggiornandola alla nuova situazione venutasi a creare e a partire dal 1995 comparvero nuovi scritti che descrivevano la nuova situazione che vedeva l'entrata in scena della controrivoluzione e spiegava come si doveva operare in questa nuova situazione.

Finalmente c'era la teoria e non è forse Lenin che disse che "Senza teoria rivoluzionaria non può esservi movimento rivoluzionario"?

La teoria è fondamentale ed è il 90% del lavoro il resto è prassi perchè una volta che si sa è più facile operare: non si può agire alla cieca.

Allora io però brancolavo nel buio pur avendo già dato GiovanniSilvia qualche dritta nei colloqui a Milano dove Silvia allora si era trasferita dopo aver concluso la fase del "Laboratorio Ricerche Evolutive" che si concluse proprio con la nascita dell'ultimo archetipo che sia ancora vivente ossia l'archetipo dell'ultima coniunctio.

C'è chi non comprese e se ne ritornò alla preistoria della psicoanalisi, chi comprese e si spaventò, chi comprese ma non ci aveva gli strumenti, chi comprese ma non comprese.

Io proprio allora iniziavo invece i miei incontri con Silvia. L'Automaton ritenne che io mi incontrassi con Silvia non prima che Lei divenisse GiovanniSilvia e infatti io uso dire che io Silvia Montefoschi non l'ho mai conosciuta, io ho conosciuto solo GiovanniSilvia.

Ma ritorniamo alla controrivoluzione.

Subito mi preoccupai per Therese:

"Teresina sono proprio contento che tu non sia sul piante Terra così nessuno ti può fare del male."

Dico questo anche perchè non avrei saputo come difenderla da queste bestie.

Alcuni potranno dire:

"E di Silvia non ti preoccupavi invece?"

Silvia ci aveva Giovanni e se Teresina ci ha due coglioni grossi così tanto da essere capace di difendermi lei me da queste bestie immonde figuriamoci Giovanni che ha duemila anni di esperienza e conosce bene di che natura sono fatte queste bestie che più bestie non c'è nè.

Alcuni potranno dire: ma se sono capaci di costruire ponti, ferrovie e aereoporti come è possibile che siano così bestie!

E' la conoscenza che rende la bestia ancora più bestia e non è un caso che molti dicono che gli animali veri sono più umani di noi.

La conoscenza è disponibilità di energia che gli animali se la sognano così tanta energia ma se hai tanta energia e ci hai la testa ancora da animale e il soggetto riflessivo individuale fondamentalmente è un animale, un animale-umano beninteso ossia l'ultimo e il più evoluto degli animali, il re degli animali, indovinate che utilizzo può fare di una tale quantità enorme di energia?

La guerra.

Alcuni diranno: ma allora tu ritiene che la conoscenza è un male.

Si conosce e si è più animali, si conosce ancora di più e si diventa ancora più animali, si conosce ancora di più e si diventa ancora più animali ma arriva un momento in cui si è accumulata così tanta conoscenza che si raggiunge un punto critico per cui aggiungendo ancor conoscenza non si ha più soltanto più conoscenza in termini quantitativi in cui si fa un salto qualitativo e si diventa veri esseri umani. Ecco spiegato perchè non ci si deve mai fermare nel proseguio del processo individuativo anche se non si vede la meta. Molti si fermano prima e rimangono degli animali sia pur degli animali umani beninteso ossia i re degli animali.

L'esempio che io faccio è che anche se tu sei un universitario non ti danno la laurea se non all'ultimo anno e anzi dopo la tesi e così dopo tanti anni di gavetta da animale divieni una vero essere umano ossia Dio vale a dire all'ultimo anno della scuola da animale e del resto chi sono gli animali se non i nostri genitori che hanno preparato la strada affinchè noi divenissimi veri esseri umani. Io stesso e anche Teresina non spuntiamo dal nulla e neanche Giovanni e neanche Silvia e neanche Hegel e neanche Freud e Jung.

Onore agli animali che proprio facendo gli animali ci hanno fatto nascere Dei.

Questi discorsi agli animali, pardon ai controrivoluzionari, ovviamente non potevano piacere e così io mi rallegravo e anzi un po' me la ridevo al pensiero che potevano fare del male a me ma non a Teresina e sapere che Teresina era comunque al sicuro già questo mi dava un po' di pace. Paradossalmente ero contento che Teresina fosse già morta anche se ogni tanto le ho detto "Teresina non è proprio possibile per te fare quello che Myrian di Nazareth fa e ha fatto per i veggenti di Medjugorie e di fatima? Non è proprio possibile?!"

Il fatto è che quella Maria lì (che non è detto che sia la Maria originale ma una cristiana identificatasi in Maria in tutto e per tutto) abita vicino al pianeta Terra essendo meno evoluta di Therese che invece avendo preso una maggior distanza dalle "bagatelle della terra" abita distantissimo per cui può venire sul pianeta terra ma solo tramite il pensiero che va ad una velocità super-luminale e non con il corpo astrale che comunque ha un minimo di massa e deve sottostare alla velocità insuperabile della luce che sappiamo essere di solo 300 mila chilometri al secondo.

Quindi Teresina mi diceva che mi dovevo accontentare di stare con lei tramite il solo pensiero.

Al che io ridendo le rispondevo:

"Teresina non c'è problema l'importante è che tu sia una donna poi se sei fatta di solo pensiero non c'è problema tanto io ci ho il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente."

E non dicevo così per dire o per fare lo spiritoso perchè in effetti Teresina è di una potenza orgasmica inaudita: roba da diventare matti ( ci aveva ragione lo psicoanalista Wilhel Reich).

E comunque meglio avere una Teresa che abita distante dalle bagatelle della Terra che avere una Maria che invece è immersa fino al collo nelle Bagatelle della Terra.

In conclusione in uno di quei giorni vissuti in quel periodo controrivoluzionario che tornando da uno di quegli incontri con Silvia e avviandomi alla stazione centrale dopo essere passato da piazza del Duomo dove mi recavo immancabilmente prima di attendere in stazione il treno per tornare a Genova. Tra l'altro a lato di quella piazza c'era una chiesetta con uan statua di Tersina quando era terretsre e così mi sedevo e meditavo sull'incontro con Silvia e parlavo con Therese.

Allla stazione però incontrai uno psicoanalista, allora allievo di Silva e adesso credo del solo Jung. Subito mi preoccupai per lui: se vengono a sapere che è un mio amico minimo gli fanno il culo. Poveraccio lui che è abituato a vivere solo tra libri e pazienti!

Quasi quasi gli stavo per dire: "vai via allontanati , fai finta di non conoscermi" tanta era la mia preoccupazione per la sua incolumità perchè in fondo era una brava persona e poi era un allievo di Silvia."

Ci si salutò, dovevamo prendere lo stesso treno ma lui sarebbe sceso a Voghera mentre io avrei proseguito per Genova.

Cercai di fargli capire con sottintesi in che guai si stava per cacciare ma ne ricevette alcune meta-informazioni, chiamiamole così, per cui cessai di preoccuparmi anche se non del tutto e a mente mi dicevo:

"Mha! Chissà che gli succederà."

Di me infatti io mi preocupavo poco anche per via della mia enorme capacità di sostenere gli attacchi immancabili e quotidiani dei controrivoluzionari.

Dopo tanti anni proprio qualche anno fa casualmente incontrai questo stesso allievo di Silvia che mi propose di far parte di un gruppo di incontri psicoanalitici che aveva organizzato.

Io rimasi dubbioso dato che io sono molto avanti ma lo entrepretai come una indicazione dello stesso Automaton e così accettai perchè volevo capire perchè l'Automaton volesse che andassi a impelagarmi in questa nuova storia.

Conobbi alcune persone e feci parte di questo gruppo per un po' dove io ero la voce montefoschiana mentre gli altri più di Jung non andavano a anche meno.

Feci degli interventi in questo gruppo dove parlavo ovviamente di storia, di storia dell'universo come è mio solito.

Roba da non crederci: ridacchiavano.

Ridacchiavano solo i pazienti dello psicoanalista?

Anche il loro psicoanalista.

Mi veniva da vomitare al solo pensiero di andare a quel gruppo: come dare delle perle ai porci.

Alla fine ne dedussi che forse l'Automaton mi voleva solo far conoscere come è fatto il mondo in modo da non correre il rischio di sopravvalutarlo troppo.

Ripensando a quel giorno a Milano forse avrei fatto meglio a dire: "Controrivoluzionari così come disturbate me, tranquilli disturbate pure anche l'allievo di Silvia così si sveglia un po. Anzi disturbatelo bene in modo che così gli passa la voglia di fare gruppi su Jung."

E io fesso che mi preoccupavo di difenderlo temendo per lui che gli potesse succedere qualcosa.

Recentemente ho ricevuto inviti ad a andare ad altri gruppi e conferenze a La Spezia: forte di quella esperienza anche lì deve essere così e infatti tutto il mondo è paese.

Se non si prova sulla propria pelle la controrivoluzione si è solo degli intellettuali magari psicoanalisti ma sempre e solo degli intellettuali ossia gente da libri che ridacchia.



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