Per dissipare equivoci sul trapasso finale dai vecchi cinque sensi al nuovo sesto senso

Da LogicaUnitaria.

Non basta avere il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente perchè rimangono comunque i vecchi cinque sensi.

Più si potenzia il sesto senso e più si depotenziano i cinque sensi.

E' vero però anche il contrario e cioè che più si potenziano invece i cinque sensi e più si depotenzia il nuovo sesto senso.

Alcuni pensano che potenziando il sesto senso poi hanno dei problemi nella vita concreta che presenta continuamente problemi tecnici.

Questo è verò solo all'inizio, quando si è solo degli apprendisti del sesto senso e quindi quando ancora non si è dei professionisti, degli specialisti del sesto senso ma allorchè con l'esercizio e la palestra del nuovo sesto senso, questo nuovo senso lo si è specializzato allora come di incanto e come per miracolo la sincronicità risolverà perfino i problemi cosiddetti tecnici per i quali invece i vecchi cinque sensi sembrerebbero anzi sono più adeguati.

Occorre cioè portare l'evoluzioen del nuovo sesto senso fino al parossismo, fino alla scomparsa dei cinque sensi i cui dati, cioè le informazioni che ci comunicano non ci informano sulla verità ma solo sul mondo materiale dei particolari.

Il discorso di verità lo può fare solo il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

I cinque sensi infatti ci informano solo sull'apparenza sul regno delle convenzioni e non della vera verità.

Nel mondo tutto è convenzione.

Oggi la morale e l'etica hanno il valore nè più nè meno delle regole che si apprendono quando ci si prepara alla scuola guida per ottenere la patente.

Convenzioni, convenzioni, niente altro che convenzioni ma l'evoluzione se ne fotte altamente delle convenzioni.





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