Razze e speci umane

Da LogicaUnitaria.

20, 1, 2.

No, non stiamo dando i numeri ma è una sintesi dell'articolo di paleo-antropologia che stiamo scrivendo: 20, 1, 2.

La nostra specie umana nasce, si dice, due milioni di anni fa in Africa orientale. Non è solo un "si dice" ma è proprio così anche se per avvicinarsi al vero occorre dire che due milioni di anni fa nascono le speci umane. Noi infatti siamo solo una delle tante speci umane creatisi da due milioni di anni fa ad oggi e la nostra specie umana attuale non nasce due milioni di anni fa ma solo centomila anni fa nel Sud Africa.

Stiamo parlando di speci umane e non di razze umane. Con il termine "razze umane" si intende riferirci ad alcune differenze secondarie che comunque non pregiudicano l'appartenenza di tutte le razze umane ad un'unica specie umana.

Quelle venti speci umane, secondo alcuni, o invece tre o quattro secondo altri, erano invece vere differenze di hardware cioè corporee non secondarie.

Precisato quindi che stiamo parlando di speci umane e non di razze umane aggiungiamo a questo racconto storico che questa convivenza è durata solo fino a trenta mila anni fa poichè entrate in conflitto videro lo sterminio vero e proprio di tutte le altre speci umane fino all'ultimo esemplare da parte della nostra specie detta "homo sapiens sapiens". Oggi la cosa fa riflettere perchè oggi questo animale-umano sopravvissuto ad una tale guerra che necessitava non il semplice vincere ma lo sterminio di ogni esemplare delle parti avverse, oggi quello stesso uomo si prodiga e si dispera quando rimangono pochi esemplari di altri speci sia animali che vegetali e si organizza in associazioni per predisporne il salvataggio.

Così è andata, e questa è storia ma adesso, in questa nuova epoca storica dopo che la nostra specie umana a lungo è rimasta l'unica specie umana, adesso si ripresenta un nuovo scenario in cui le speci umane non sono più una sola ma sono due. La prima, quello dell'animale-umano caratterizzato dal soggetto riflessivo individuale è la specie maggioritaria, la seconda invece nata presumibilmente in quest'ultimo secolo ma solo da circa una trentina d'anni giunta alla consapevolezza di essere una nuova specie umana e la via psicoanalitica al conoscere è stata la via attraverso la quale questa nuova specei si è consapevolizzata di essere altro dalla vecchia umanità.

Grazie alla psicoanalisi che è espressione e continuazione ad un più alto livello della coscienza cristica, la nuova specie già nata è infine giunta a questa consapevolezza poichè fino ad allora pur essendo comunque una nuova specie non lo sapevano nemmeno loro e si credevano di essere identici agli altri umani. Sono, gli esemplari di questa seconda specie umana, una minoranza e caratterizzati dal soggetto super-riflessivo e in quanto tali destinati a portare a compimento l'ultima rivoluzione che non può essere altro che una rivoluzione esclusivamente logica e a fondare il vero Regno Umano dopo i regni minerale, vegetale e animale.

Ci ritroviamo quindi in una situazione per certi aspetti simile a quella precedente quando c'erano sul pianeta Terra più di una sola specie umana. Tuttavia queste due speci non differiscono più per l'aspetto hardware e nemmeno per il software ossia per le tante opinioni che invece differiscono gli umani tra di loro per via delle diverse tradizioni, culture e formazioni di studi ma siamo invece di fronte a qualcosa di più vicino alla radice della stessa cultura: si tratta di due logiche diverse che differenziano i veri umani dalla vecchia umanità.

E' infatti una rivoluzione logica la missione affidata dal processo evolutivo alla nuova e vera umanità.

Questa volta non ci sarà guerra, non ci sarà alcuno sterminio di massa dato che la vecchia umanità abbracciando il nichilismo come essenza della sua cultura e visione del mondo si sta già ontologicamente suicidando.

"Il finito proprio perchè finito non può mai finire ma può solo scomparire" (Silvia Montefoschi)

La vecchia umanità non verrà affatto sterminata ma semplicemente scomparirà in un effetto domino a partire dalla coscienza, all'autocoscienza, fino al soggetto conoscente e ancora fino alla coscienza semplice.

Cosa rimarrà?

L'unico soggetto in cui i tanti si riconosceranno in una nuova soggettività non più individuale questa volta.

La rivoluzione logica è già comunque in marcia e ha già prodotto il primo esemplare di nuova umanità pienamente consapevole di sè e con tale consapevolezza giunta alla sua completa stabilizzazione. Questo primo esemplare noi lo chiamiamo "prototipo" ed è il nuovo archetipo dell'ultima coniunctio tra il maschile e il femminile di Dio il pensiero.

Nato il prototipo, in un certo senso quel che c'era da fare è già stato fatto ed essendo tutto compiuto ha fatto sì che l'apocalisse di cui tanta letteratura si è occupata è già divenuta un evento storico che appartiene ormai più solo al passato e infatti questa nuova epoca storica in cui continuiamo a vivere noi la qualifichiamo come fase storica post-apocalittica.

Una coppia è necessaria ma è anche sufficiente ma GiovanniGesù hanno scritto "Ut Unum Sint" "che tutti siano una cosa sola": i "tutti" e anche se i tutti saranno i pochi saranno sempre e comunque "i tutti".



Ritorna alla Home Page
© Copyright - All Right Reserved 2004-2018 by Centro Studi Silvia Montefoschi