Sul concetto di "transfert"
Non c'è alcun "tu" fuori di noi.
Di solito si intende per proiezione un contenuto "inadeguato" alla situazione "reale" ma questo concetto ha valore solo nel mondo del soggetto riflessivo individuale che dice "io sono io, sono solo io" ma non è così perchè noi siamo la storia, l'intera storia e non solo la nostra storia individuale.
Quella donna mi ama
ma è una illusione
quella donna non ama me
ma ama il suo uomo
quell'uomo che è in lei
e che è lei stessa
è il suo tu
ma quel tu sono proprio io
non è una sua proiezione
io sono proprio così
non è un transfert
lei ama l'unico uomo
di uomini c'è nè solo uno
e sono io quell'unico uomo
Solo nel mondo del soggetto riflessivo individuale
ossia solo nel regno animale
ci sono tanti uomini
Non è dunque un transfert
non esiste un transfert
transfert è un concetto scientifico
elaborato dalla scienza d'amore che è la psicoanalisi
transfert indica quella illusione prodotta dei cinque sensi
che mi fanno credere che quell'unico uomo si trova fuori di me
quell'unico uomo invece
o quell'unica donna
è si altro da me
ma non è fuori di me
fuori c'è solo l'oggetto
transfert quindi è un concetto per indicare il massificarsi dell'energia pensante
il processo di reificazione della libido.
Un solo uomo
una sola donna
un solo dio
la relazione
l'Io-Tu del dialogo infinito
La psicoanalisi
la scienza d'amore
l'amore stesso che infine assurge a scienza
la vera scienza.
"in principio era la relazione" (Martin Buber)
"Unità è soltanto un divenire unità" (Franz Rosenzweig)
"Verità è solo l'intero" (Hegel)
"E infine saremo ciò che veramente siamo"
(Silvia Montefoschi biologa e psicoanalista soprannominata dall'inconscio universale "la figlia di Hegel")