Dalla comunicazione alla nuova percezione

Da LogicaUnitaria.

LO SPRINT FINALE DELL'EVOLUZIONE DELLA VITA: DALLA COMUNICAZIONE (NOOSFERA O CULTURA) ALLA NUOVA PERCEZIONE (PENSIERO PURO)


SOMMARIO: La specie animale-umana, non più caratterizzata come gli animali non-umani dalla sessualità come modalità di sintesi relazionale ma caratterizzata dalla comunicazione come nuova modalità di sintesi relazionale, appare sul pianeta Terra 2 milioni di anni fa ma dopo 2 milioni di anni di comunicazione e quindi di evoluzione della coscienza umana che realizza il processo di umanizzazione, misteriosamente ad un certo momento critico di questa evoluzione della comunicazione nascono nuovi umani che chiameremo mutanti che sono oltre la stessa comunicazione ma sviluppano il nuovo sesto senso del pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente.

Questo evento della nascita dei mutanti che sono la vera umanità destinati a fondare il vero regno umano segna il passaggio evolutivo dalla comunicazione alla nuova percezione.

Che cos'è la nuova percezione?

Nessuno fino ad oggi ha mai percepito il soggetto.

O meglio diciamo che fino ad oggi nessun soggetto ha mai percepito il soggetto ed ecco perchè tutto ciò che il soggetto percepiva era sempre e comunque il suo oggetto.

Accade quindi che il soggetto nel percepire l'altro soggetto dà nascita al nuovo soggetto duale che supera l'obsoleto soggetto riflessivo individuale ovvero il vecchio soggetto ancora singolare e lo supera perchè il nuovo soggetto duale è anche il nuovo soggetto super-riflessivo dell'avvenire della vita.

Dalla dialettica della natura alla dialettica della coscienza

La dialettica della natura o dialettica del concreto prima ancora della dialettica della storia o dialettica dello spirito o della coscienza, ha realizzato le sue sintesi dei vari opposti tesi-antitesi attraverso la riproduzione sessuale.

Si pensa che la riproduzione sessuale sia una caratteristica umana e certe religioni addirittura la osannano sia pure nell'ambito di alcune norme giuridiche che mutano nei tempi ma questo è un indizio che della scienza dell'evoluzione non è che ne capiscano proprio tanto, o forse non gli interessa proprio cosa fa e decide l'evoluzione cioè il vero Dio, perchè al contrario la riproduzione sessuale è invece una caratteristica propria più all'animale che all'uomo mentre se vogliamo andare a cercare cosa è invece che appartiene più propriamente solo all'umano allora dovremmo riferirci alla comunicazione che ha creato la noosfera dopo la biosfera come ciò che storicamente come modalità di sintesi delle varie tesi-antitesi è proprio dell'umano.

Se la riproduzione sessuale è rimasta come modalità di sintesi anche al livello umano è perchè l'umanità accanto ad una dimensione psichica e spirituale vive ancora nella dimensione corporea-materiale ma specifica dell'umanità, lo ripetiamo per chiarezza e non certo per moralismo che ci è totalmente estraneo, è la comunicazione e non la riproduzione sessuale.


Dalla dinamica dialettica alla dinamica dialogica

Oggi però l'evoluzione che non si ferma mai, è andata ancora oltre e sembra e per alcuni è ormai una certezza, sia andata oltre la stessa comunicazione nella direzione di qualcosa che potremmo chiamare nuova percezione o presenza pura, una sorta di semplice "ci sono", "ci siamo".

E' vero che la nuova percezione altro non è che il nuovo sesto senso che in quanto pensiero che percepisce il pensiero come realtà concreta e vivente, trascende i vecchi cinque sensi come strumenti evolutivamente obsoleti di conoscenza ma sempre la nuova percezione è anche quell'oltre la comunicazione.


La fine della comunicazione e l'inizio dell'esodo

L'uno e l'altro del discorso, così possiamo dire, non comunicano più, non hanno più niente da comunicare, possiamo anche dire che hanno smesso di pensare, non pensano più o almeno non pensano più nella maniera tradizionale, ma semplicemente si sentono in questo percepirsi uniti nella relazione dicendosi "tu sei", "noi siamo", "ci siamo" e così la questione ontologica dell'essere è risolta una volta per tutte dalla coppia ultima che non è solo oltre la riproduzione sessuale ma è anche oltre la comunicazione.

Questo è molto importante poichè molti credono di essere molto più spirituali perchè magari più di altri riescono a trascendere il piano corporeo-materiale che è quello relativo alla riproduzione sessuale e si sentono come dire all'avanguardia evolutivamente parlando mentre oggi la stessa comunicazione è un piano del reale che per quanto evoluto è già stato superato dall'infinito andare del processo evolutivo.

Il piano della comunicazione per quanto più evoluto del piano puramente sessuale nel favorire il processo di sintesi dei tanti frammenti in cui l'universo esplose all'inizio, è anch'esso oggi facente parte della preistoria dell'umanità sia pure della preistoria più recente anche perchè oggi c'è poco da comunicare e l'enorme traffico di comunicazioni che ancora attraversa tutto lo spazio-tempo dell'universo è più un traffico solo di pensati.

E l'esodo è questo: un vero e proprio trasloco armi e bagagli dei pensanti dell'universo dalla comunicazione alla nuova percezione, dei pensanti e non dei pensati va precisato per chi non è ancora avezzo alla distinzione concettuale tra pensante e pensati del pensante, .

Dopodichè: chi c'è c'è e chi non c'è non c'è.

Va ancora precisato che mentre i pensati sono tanti e nell'insieme costituiscono la molteplicità, i pensanti invece solo apparentemente sono tanti mentre in verità siccone tutti condividono una medesima sostanza quella di pensante, il pensate è uno solo in tutto l'universo. I pensnati infatti sono diversi e si differenziano l'uno dall'altro, sono se vogliamo, i particolari dell'intero fermati come i momenti discreti del continuum, come i singoli fotogrammi di un film.

Ecco che allora chi c'è è solo l'unico pensante oltre l'uni-verso.

E in quell'istante ha termine la storia dell'universo quale storia dei tanti frammenti nati dall'evento iniziale di frammentazione dell'unità simbiotica assoluta tra l'uno e l'altro del principio dialogico dando nascita al principio cosmico quale legge-progetto dell'evoluzione che poi è il tabù universale dell'incesto simbolico di cui solo la disciplina psicoanalitica ha preso pienamente coscienza accelerando l'evoluzione in maniera ormai esponenziale fino allo sprint finale ceh vede la fine di una tale legge cosmica e il subentro ad essa del Principio Dialogico tra l'uno e l'altro del dialogo infinito.


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