Extraterrestri

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UFO è l'acronimo inglese per Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object, ovvero oggetto volante non identificato.

Ufologia

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Un presunto UFO fotografato nel New Jersey il 31 luglio 1952

L'ambito di ricerca che si propone di studiare il fenomeno UFO è stato chiamato dai suoi sostenitori ufologia e dovrebbe essere, nel suo nucleo fondamentale, una forma di indagine che combina due caratteri: uno essenzialmente storiografico-documentale, occupandosi di raccogliere e catalogare la grande quantità di presunte osservazioni e di fenomeni UFO; e uno di carattere più scientifico tentando, mediante rilevazioni di tipo geofisico, fotografico, astronomico, chimico, medico, psicologico, ecc., di individuare le cause di tali fenomeni.


Cronologia del fenomeno UFO

Il fenomeno degli avvistamenti di UFO è divenuto un soggetto popolare soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni quaranta negli Stati Uniti.

Gli avvistamenti sono stati effettuati da persone comuni e talvolta da personale dell'aviazione civile e militare.

Il primo avvistamento ampiamente pubblicizzato negli Stati Uniti, segnalato dal pilota Kenneth Arnold il 24 giugno 1947, ha dato origine ai termini popolare "disco volante" e solo nel 1952 la "United States Air Force", ha coniato il termine "UFO".

  • L'incidente di Roswell nel luglio del 1947.
  • L'incidente di Thomas Mantell nel gennaio del 1948.
  • L'avvistamento di Lubbock del 1951 (considerato il primo avvistamento di massa).
  • Il carosello di Washington del 1952.


Gli avvistamenti divengono un fenomeno mondiale

Dapprima limitati prevalentemente al continente americano, nel 1954 gli avvistamenti di UFO sono diventati un fenomeno mondiale, grazie all'avvistamento di Antananarivo verificatosi in Africa e all'ondata di avvistamenti dell'autunno 1954 che ha interessato l'Europa. Successivamente, gli avvistamenti hanno continuato a verificarsi in tutti i continenti e in diverse nazioni. Secondo una statistica del CUFOS, i Paesi dove sono stati segnalati più avvistamenti sono Stati Uniti, Brasile, Argentina, Regno Unito, Francia, Belgio, Italia, Spagna e Russia, mentre quelli dove ne sono stati segnalati meno sono Messico, Germania e India.


Gli avvistamenti precedenti il 1947

Alcuni ufologi, tra cui Leonard Stringfield, hanno cominciato a studiare anche i presunti avvistamenti riferiti negli anni immediatamente precedenti al 1947, come i Foo fighter durante la Seconda guerra mondiale, ritenendo che potessero presentare analogie con gli avvistamenti verificatisi a partire dal 1947.


Fenomeni UFO nella seconda guerra mondiale

Già durante la seconda guerra mondiale vengono riportate diverse testimonianze di piloti dell'aeronautica militare alleata che asseriscono di essere stati accompagnati in volo da strani fenomeni luminosi, in un primo momento scambiati per ipotetiche armi segrete nemiche. Questi oggetti o fenomeni ottici, rivelatisi innocui e soprannominati Foo fighter (caccia infuocati) dai piloti, oltre a manifestare comportamenti riconducibili secondo alcuni a "forme di intelligenza non umane", manifestavano spesso incredibile velocità e strabilianti manovre, ai limiti delle leggi fisiche, impossibili per i piloti dell'epoca.

  • La Battaglia di Los Angeles (1942) - Alla fine di febbraio del 1942 vi furono diversi allarmi aerei nei cieli della California, che vennero attribuiti ad aerei giapponesi. Alla fine della guerra si seppe che i giapponesi non avevano lanciato alcun attacco. I falsi allarmi vennero spiegati con avvistamenti di palloni meteorologici, ma alcuni ufologi sospettano che poteva trattarsi di veicoli extraterrestri.

Dopo la seconda guerra mondiale

1946

  • Avvistamenti di razzi fantasma - Nel 1946 vennero avvistati nei cieli della Scandinavia numerosi oggetti a forma di razzo. Venne ipotizzato che poteva trattarsi di meteore o di lanci sperimentali di razzi effettuati dall'Unione Sovietica. È stata anche avanzata l'ipotesi che poteva trattarsi di veicoli extraterrestri


1947

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Ricostruzione artistica dell'avvistamento di Arnold
  • L'avvistamento di Kenneth Arnold (Stati Uniti, 1947) - L'ufologia moderna nacque il 24 giugno del 1947 quando Kenneth Arnold, un ricco uomo d'affari americano, raccontò di avere visto dal proprio aereo privato, senza identificarli, nove oggetti simili a dischi volanti librarsi in formazione serrata vicino al Monte Rainier, nello Stato di Washington. Questo avvistamento portò all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale il fenomeno UFO, dando vita al fenomeno popolare dell'ufologia. È stato ipotizzato che si trattasse, probabilmente, di nove aerei ad ala volante, vincolati al silenzio radio e radar e senza insegne militari, che venivano collaudati a quei tempi nei dintorni di Seattle, vicino a dove oggi si trovano le fabbriche della Boeing.
  • L'incidente di Maury Island (Stati Uniti, 1947) - Un marinaio, Harold Dahl, raccontò che il 21 giugno 1947, mentre si trovava in navigazione, vide una formazione di dischi volanti e da uno di essi si staccarono pezzi di metallo che caddero sul battello dove si trovava. In seguito Dahl ammise di avere inventato la storia. Oggi l'opinione prevalente tra gli ufologi è che si sia trattato di una burla, ma alcuni dubitano e ritengono che Dahl sia stato costretto a dire di avere mentito.
  • Avvistamenti del luglio 1947 (Stati Uniti, 1947) - Nelle settimane successive all'avvistamento di Kenneth Arnold, vi furono negli Stati Uniti numerosi avvistamenti di UFO. Tra questi si segnalano l'avvistamento del 4 luglio da parte del marinaio Frank Ryman, che effettuò la prima foto ufficiale di un UFO (poi rivelatosi un pallone sonda) e l'avvistamento del 7 luglio da parte del pilota Vernon Baird che, accortosi di essere seguito da un oggetto volante a forma di disco, fece con il suo aereo una manovra evasiva e vide l'UFO perdere quota e precipitare. Le ricerche al suolo effettuate dalla base aerea di Bozeman non trovarono nulla. L'avvistamento di Baird è spiegato come una burla, cosa che il pilota non ha mai ammesso, oppure con un suo errore di percezione, provocato dall'"ufomania" che si diffuse negli Stati Uniti nelle settimane successive all'avvistamento di Kenneth Arnold e che provocò diversi avvistamenti senza alcun riscontro.
  • Caso Roswell (Stati Uniti, 1947) - Nel 1947, l'8 luglio, il quotidiano locale Roswell Daily Record riporta che a Roswell nel Nuovo Messico il 509º Gruppo bombardieri annuncia di aver recuperato un "disco volante" ("RAAF Captures Flying Saucer On Ranch in Roswell Region"). Nasce così il celebre caso Roswell, in cui un UFO si sarebbe schiantato al suolo e le parti recuperate sarebbero state portate alla base aerea di Wright Patterson. Il giorno dopo l'aeronautica militare statunitense smentisce l'accaduto affermando che si è trattato di un pallone sonda aerostatico per uso meteorologico. 50 anni dopo (1997), la versione ufficiale "definitiva" dell'US Air Force parlerà di test di lancio con paracadute ad alta quota, con manichini, i quali avrebbero costituito la base per le testimonianze oculari circa i corpi alieni.

1948

  • L'incidente di Thomas Mantell (Stati Uniti, 1948) - Il primo avvistamento collettivo di UFO avvenne il 7 gennaio 1948, quando alle 14 a Maysville (Kentucky) molte decine di persone videro un oggetto circolare che emanava una luce rossa sorvolare la città. Dall'aeroporto militare di Fort Knox si sollevò una squadra di aerei da caccia P-51 guidata dal capitano Thomas Mantell per inseguire l'oggetto. I velivoli erano però sprovvisti di ossigeno e Mantell, che inseguì l'oggetto fino ad alta quota, secondo la versione ufficiale rimase vittima della manovra, dopo aver comunicato alla torre di controllo di trovarsi di fronte ad un oggetto metallico di enormi dimensioni. Secondo la versione dell'esercito, Mantell avrebbe avuto delle allucinazioni per l'alta quota, scambiando per un disco il pallone meteorologico della marina Skyhook. Sempre la carenza di ossigeno gli avrebbe fatto perdere conoscenza, provocando l'incidente aereo.
  • Il caso Chiles-Whitted (Stati Uniti, 1948) - Il 24 luglio 1948 in Alabama due piloti commerciali avvistarono un UFO che passò a distanza ravvicinata dal loro aereo. Il caso fu studiato dagli investigatori del Progetto Sign.
  • L'incidente di George Gorman (Stati Uniti, 1948) - Il 1º ottobre 1948 il pilota George Gorman avvistò un UFO sopra i cieli di Fargo ed effettuò un inseguimento aereo senza poterlo raggiungere. Il caso fu studiato dagli investigatori del Progetto Sign.
  • L'incidente di Fukuoka (Giappone, 1948) - È considerato uno dei primi avvistamenti avvenuti nel dopoguerra al di fuori del territorio americano. Il 15 ottobre 1948 un caccia notturno statunitense Black Widow stava volando in perlustrazione sull'isola di Kyūshū in Giappone, ad una quota di circa 1500 metri. L'equipaggio era composto da due persone, il tenente Oliver Hamphill (pilota) e il sottotenente Borton Halter (radarista). Alle 23,05 il radarista rilevò l'eco di un oggetto, distante circa 8 Km. Il caccia aumentò la velocità per raggiungerlo, ma l'oggetto fece lo stesso e sparì. Dopo un poco ricomparve nuovamente sul radar e l'aereo fece un nuovo tentativo di intercettarlo, ma inutilmente. L'oggetto riapparve per la terza volte sul radar, ma stavolta fu visto anche dal pilota, che alla luce della luna piena poté osservare che aveva una lunghezza compresa fra i 6 e i 9 metri e una forma cilindrica con la coda tronca. L'oggetto scomparve e ricomparve altre tre volte, mentre il caccia tentava inutilmente di inseguirlo. Dopo il sesto ed ultimo tentativo di intercettazione, l'oggetto sconosciuto accelerò fino ad una velocità valutata dal pilota di circa 1900 Km/h e scomparve in 15 secondi. L'avvistamento durò in totale 10 minuti. Le stazioni radar a terra, a differenza del radar dell'aereo, non rilevarono nulla. Il caso fu studiato nell'ambito del Progetto Sign e fu classificato come "inesplicato". Il capitano Edward J. Ruppelt, direttore del Progetto Blue Book, disse successivamente che questo fu uno dei primi casi in cui un UFO venne rilevato da un radar.
  • Avvistamenti di bolidi luminosi verdi (Stati Uniti, 1948-1951) - Tra il 1948 e il 1951 nel cielo di alcuni stati del sud degli Stati Uniti (soprattutto Nuovo Messico e Arizona) vennero avvistati bolidi verdi, molto più grossi delle normali meteore e di colore inconsueto. Venne ipotizzato che poteva trattarsi di fenomeni naturali sconosciuti, armi segrete o veicoli extraterrestri[38] e per lo studio del fenomeno venne approntato uno specifico progetto, chiamato "Progetto Twinke".

Gli avvistamenti di UFO nella penisola italica

Le quattro grandi ondate di avvistamenti in Italia:

1950: Nord Italia

1954: Nord e Centro Italia (annata del famoso avvistamento di Firenze)

1973: tutta Italia

1978: varie parti dell'Italia, in particolare Adriatico e Sud Italia (soprattutto in Liguria, Sicilia, Calabria e Puglia, oltre che su Napoli)

In totale gli avvistamenti censiti dal 1947 sono 18.500, di cui circa il 90% risulta identificabile.


La nuova ufologia dei rapimenti alieni (abduction)

Un rapimento alieno (il termine inglese abduction è entrato nella terminologia ufologica) è il presunto rapimento di esseri umani da parte degli UFO, ritenuto un fenomeno reale da alcuni sostenitori dell'ufologia.

Numerose persone in tutto il mondo avrebbero espresso la credenza di essere state rapite da esseri alieni, e condotte a bordo di veicoli spaziali o in luoghi difficilmente accessibili, come basi militari sotterranee, dove affermano di avere subìto esami di tipo medico.

Contattisti e abdotti

Il cosiddetto contattista si differenzia dall'abdotto perché i suoi contatti con i presunti alieni non avverrebbero in modo coatto ma consensuale e perché, molto spesso, egli si dichiara latore di un messaggio di rinnovamento per l'umanità.

Missing time

Il fenomeno, detto anche incontro ravvicinato del IV tipo secondo la classificazione Hynek, è stato descritto da chi sostiene di averlo vissuto come un'esperienza sovente invasiva e traumatica che ha come incipit il Missing time, ossia un presunto blocco del tempo non dimostrato scientificamente. Secondo tali testimonianze, gli esseri di presunta origine extraterrestre cancellerebbero apparentemente la memoria dell'evento nel soggetto "rapito" per un periodo di tempo spesso prolungato. Secondo alcune correnti dell'ufologia, la stessa memoria dell'evento potrebbe essere recuperata attraverso sedute di ipnosi regressiva, con la programmazione neurolinguistica e l'analisi grafologica - tecniche che tra l'altro non sono considerate scientifiche in ambito psicologico. Tra gli stessi ufologi non mancano però gli scettici, i quali si chiedono come mai una razza progredita di alieni riesca a cancellare il ricordo del rapimento dalla memoria cosciente e non anche dal subconscio.

Secondo alcuni psichiatri, ci sarebbe una spiegazione più semplice e razionale al "vuoto temporale", ed ai temi tipici raccontati dai presunti "rapiti": l'esperienza del rapimento potrebbe in realtà ricondursi a un vissuto traumatico del soggetto, a sua volta oggetto di rimozione, che in questo caso prenderebbe la forma dissociativa ed allucinatoria del cosiddetto "vuoto temporale".


Interventi chirurgici

In alcuni casi, i sedicenti rapiti hanno mostrato delle cicatrici come prova del presunto rapimento subìto e di interventi chirurgici eseguiti dagli alieni. Gli scettici fanno però osservare che in questo caso la medicina aliena sarebbe paradossalmente meno progredita di quella umana, dato che oggi i chirurghi riescono ad eseguire molti interventi senza lasciare cicatrici apprezzabili; inoltre, alieni che vogliano tenere segreta la loro presenza starebbero attenti a non lasciare cicatrici. Secondo altri scettici, non risulta che siano stati compilati referti sulla natura di tali cicatrici da parte di medici non appartenenti all'ambiente ufologico.

Secondo alcuni sostenitori del movimento ufologico/contattista, esisterebbero dei cosiddetti "impianti" (definiti anche microimpianti) estratti dal corpo dei soggetti che sostengono di essere stati rapiti[3]. Uno di questi impianti sarebbe stato estratto dal corpo del cittadino statunitense Tim Cullen per opera del chirurgo Roger Leir,che ha collaborato con il ricercatore ufologico Derrel Sims; secondo Leir si tratterebbe di un oggetto dotato di un nucleo metallico, misura 7 cm di lunghezza per 4 di larghezza, coperto da una membrana rosso-marrone dotata di molti recettori connessi alle terminazioni nervose, che sarebbe stato innestato nel corpo di Cullen in occasione di un incontro ravvicinato, con un UFO dal diametro di 30 metri, che egli stesso avrebbe avuto nel corso del 1978. È stato tuttavia obiettato che Leir in realtà non sarebbe un medico, ma un podologo abilitato ad effettuare piccoli interventi chirurgici ai piedi; è probabile pertanto che si trattasse di un semplice corpo estraneo penetrato casualmente in un piede. Gli scettici fanno inoltre notare che non risulta che siano stati pubblicati referti di analisi di tali impianti eseguite in laboratori scientifici da ricercatori estranei all'ambiente ufologico.

Secondo le tesi pseudoscientifiche di alcuni sostenitori delle teorie ufologiche e contattiste, questo tipo di "rapimenti" avrebbe scopi scientifici; ovvero, secondo loro, esseri di presunta origine extraterrestre avrebbero utilizzato cavie umane (o animali) per condurre esperimenti scientifici di natura non meglio precisata. Secondo David Icke, si tratterebbe di esperimenti genetici condotti con la complicità di militari terrestri[6]. Su tali ipotesi, Carl Sagan ha osservato che esperimenti scientifici condotti nel modo raccontato dai presunti rapiti rivelerebbero una grande arretratezza in biologia, che sarebbe inconcepibile in una razza aliena così avanzata da effettuare lunghi viaggi spaziali[2]. L'antropologo Thomas Bullard ritiene invece che i rapimenti avrebbero lo scopo di modificare la coscienza dei rapiti attraverso messaggi subliminali, in modo da favorire una positiva evoluzione dell'umanità. Lo psichiatra Richiard Boylan ha anche ipotizzato l'esistenza di falsi rapimenti alieni, condotti sotto la regia dei servizi segreti nell'ambito di esperimenti socio-psicologici.

Principali casi di abduction

Rimane materia di dibattito quale sia stato il primo caso presunto di abduction.

  • Raymond W. Bernard racconta che nel 1947 alcuni dischi volanti recanti svastiche avrebbero costretto l'ammiraglio Richard Evelyn Byrd, in volo sull'Antartide, ad atterrare in un'immensa area sotterranea abitata da esseri dall'accento tedesco simili ai cosiddetti "Nordici".
  • Risalirebbe al 1953 il rapimento di due elettricisti (Karl Hunrath e Wilbur Wilkinson) scomparsi durante un volo sui cieli della California.
  • Sarebbe avvenuto invece nel 1957 in Brasile, nello stato di Minas Gerais, il famoso caso del contadino Antonio Villas Boas.
  • Nello stesso anno Reinhold O. Schmidt sarebbe stato prelevato nel Nebraska e portato in una base aliena artica.
  • Ma secondo alcuni ufologi, i primi "abdotti" della storia sarebbero stati i coniugi Hill, che sarebbero stati rapiti mentre tornavano da un viaggio in Canada nella notte fra il 19 e il 20 settembre 1961. Si noti che in un'enciclopedia del paranormale è riportato che, durante una regressione ipnotica, Barney Hill avrebbe definito "nazista" uno dei suoi presunti rapitori. John Fuller scrive un libro sul caso Hill, inserendo le testimonianze ottenute grazie alla cosiddetta "ipnosi regressiva".
  • Nel 1967 un caso di presunto rapimento alieno ha coinvolto un sergente di polizia, Herbert Schirmer; il caso è stato esaminato dalla Commissione Condon con la collaborazione dello psicologo R. Leo Sprinkle.
  • Un altro famoso caso di presunto rapimento alieno è il rapimento alieno di Pascagoula, che è avvenuto nel 1973 e ha coinvolto due operai, Charles Hickson e Calvin Parker.
  • Tra i casi più celebri vi è il presunto rapimento del taglialegna Travis Walton: dalla sua esperienza e dalle testimonianze raccolte è stato tratto anche il noto film di fantascienza Bagliori nel buio (Fire in the sky). Il 5 novembre 1975 sette taglialegna dell'Arizona (USA), tornando verso le loro case con il camion, avrebbero visto una "strana" luce discoidale nel bosco. Travis Walton, che era tra loro, avvicinatosi, sarebbe stato colpito da un raggio di luce, mentre i suoi compagni fuggivano dalla paura. Walton riapparve solo dopo cinque giorni, in stato confusionale, raccontando di essersi svegliato all'interno di una strana cella metallica disteso su un tavolo operatorio, e attorno a lui stavano tre esseri alti circa un metro; avrebbe cercato di scappare, ma sarebbe stato afferrato da altri "strani esseri" ben più alti, che dopo avergli applicato una maschera sul viso, lo avrebbero riaddormentato. Avrebbe sentito quegli esseri dire che non volevano affatto fargli del male, semmai solo studiare "gli strani abitanti del pianeta",tutto questo in perfetta lingua inglese.

Principali studiosi della nuova ufologia collegata ai fenomeni di abduction

  • Budd Hopkins - Il ricercatore ufologo Budd Hopkins negli anni ottanta scrisse alcuni libri che riportano numerose storie di statunitensi legate ad esperienze di abduction. Uno dei casi più noti descritti da Hopkins, riguarda Linda Cortile Napolitano, e vedrebbe come testimone un'importante figura della politica internazionale, che molti identificano in Javier Pérez de Cuéllar; sul caso aleggiano però diversi dubbi, tra cui le analogie con il racconto di fantascienza Nighteyes.
  • Durante lo stesso decennio, Whitley Strieber scrive una sua biografia personale riguardante il suo rapimento, da cui è stato tratto il film Communion. Anche in questi casi si sono usate tecniche di ipnosi regressiva.
  • Indagini sui rapimenti alieni con l'uso della regressione ipnotica sono state effettuate anche da James Harder, docente universitario di ingegneria.
  • David Michael Jacobs, professore di storia alla Temple University, fu il primo a mettere in relazione con i progetti degli alieni le esperienze subite dai rapiti, sostenendo che gli alieni perseguissero un progetto ben preciso, esponendosi così alle critiche della comunità accademica americana.
  • John Edward Mack, docente di psichiatria ad Harvard, sostenne l'idea di Jacobs sull'autenticità dei rapimenti alieni, ma anche lui si attirò le critiche della comunità accademica, per cui nel 1993 fu insignito del Premio Ig Nobel insieme a Jacobs.


Rapimenti alieni in Italia

In Italia l'episodio più noto di presunto rapimento alieno, per quanto controverso, è quello dell'ex metronotte genovese Fortunato Zanfretta. Piuttosto noti anche i casi di Maurizio Cavallo e del genovese Valerio Lonzi.


La teoria degli antichi astronauti

La teoria degli antichi astronauti (detta anche teoria del paleocontatto o paleoastronautica) è l'insieme di quelle idee, diffusesi a partire dalla metà del Novecento[1], che ipotizzano un contatto tra civiltà extraterrestri e antiche civiltà umane quali Sumeri, Egizi, civiltà dell'India antica e civiltà precolombiane. Tali teorie non sono accettate dalla comunità scientifica accademica e pertanto vengono generalmente inquadrate nel più vasto e controverso campo pseudoscientifico della cosiddetta "archeologia misteriosa" o pseudoarcheologia, mentre sono diffuse nel campo dell'ufologia, rientrando in particolare nel campo di indagine definito dagli ufologi come "archeologia spaziale", "archeologia ufologica" o clipeologia.

Negli anni sessanta alcuni autori hanno cominciato a ricercare tracce di presunte manifestazioni di oggetti volanti sconosciuti nei secoli passati; sono nate così la clipeologia, che esamina le cronache, i documenti storici e le opere d'arte dei secoli passati, e la paleoastronautica, che prende in esame i reperti archeologici e ipotizza che certi manufatti (statuette, megaliti, ecc.) di alcune civiltà antiche si possano spiegare mediante il contatto con gli extraterrestri.


Ufo nell'antichità, nel medioevo e nel rinascimento

  • Nell'antica Grecia il condottiero Timoleone, secondo quanto ha riferito Diodoro Siculo, (Biblioteca storica, XVI, 66) nel 343 a.C. vide una torcia volante durante un viaggio in nave tra Corinto e la Sicilia[23].
  • Alcuni autori latini (tra cui Plinio il Vecchio, Tito Livio e Giulio Ossequente) hanno riportato notizie di apparizioni di clipei ardentes (scudi infuocati) nei cieli del territorio dell'antica Roma, tra cui quella avvenuta in Puglia nel 217 a.C. e quella verificatasi a Tarquinia nel 100 a.C.[23].
  • Sono stati riferiti altri presunti avvistamenti di UFO nel Medioevo e nel Rinascimento. Gli Annales Laurissenses riferiscono che nel 776, durante il regno di Carlo Magno, comparvero nel cielo di Sigiburg (oggi Hohensyburg) due scudi di colore rosso fuoco[23].
  • Tra gli avvistamenti del Cinquecento si ricordano il fenomeno celeste di Norimberga nel 1561 e il fenomeno celeste di Basilea nel 1566.


L'ottocento

  • Alcuni avvistamenti di presunte navi volanti vennero segnalati verso la fine dell'Ottocento in tutta la costa ovest degli Stati Uniti d'America.
  • Tra queste navi volanti non identificate dopo quelle negli USA il caso più famoso è quello delle aeronavi fantasma della Scandinavia di fine XIX secolo.


Ufologia e fisica

Per superare i problemi posti dalle enormi distanze da percorrere in un viaggio interstellare e dal limite invalicabile della velocità della luce postulato dalla teoria della relatività, alcuni fisici favorevoli all'ipotesi extraterrestre hanno elaborato teorie sugli UFO ipotizzando che possano raggiungere in vario modo velocità superluminali o che possano viaggiare attraverso altre dimensioni; l'astrofisico Bernard Haisch basa quest'ultima ipotesi sulla teoria delle superstringhe.

Il fisico nucleare Stanton Friedman ha ipotizzato per gli UFO una propulsione magnetoidrodinamica, mentre il professore di ingegneria James Harder ha invece ipotizzato che la propulsione possa essere basata sul gravitomagnetismo.

Altri scienziati invece considerano con scetticismo tali teorie sugli UFO.

Ufologia e religione

Nella seconda metà del XX secolo sono nati alcuni movimenti religiosi, per lo più di carattere settario, che vedono gli extraterrestri come esseri superiori che intervengono nella storia dell'umanità allo scopo di guidarne l'evoluzione.

Inoltre alcuni autori, tra cui lo scrittore svizzero Erich von Däniken, il pastore presbiteriano e ufologo statunitense Barry Downing e il sacerdote cattolico spagnolo Salvador Freixedo, hanno ipotizzato collegamenti tra gli UFO e le religioni tradizionali, affermando che alcuni passi della Bibbia e di altri libri religiosi si possono spiegare con l'intervento di visitatori extraterrestri.

Altri scienziati e studiosi delle religioni respingono tali ipotesi.

Ufologia e psicoanalisi

Il fenomeno degli avvistamenti oltre ad essere stato oggetto di studi sociologici e psicologici è stato anche analizzato in chiave psicoanalitica da Carl Gustav Jung dal 1954 allorchè scrisse il suo primo articolo su una rivista svizzera fino alla pubblicazione di una vera e propria opera sull'argomento UFO nel 1958:

Carl Gustav Jung, "Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo", 1958

Carl Gustav Jung e gli extraterrestri

Il pioniere della psicologia del profondo Carl Gustav Jung si occupò più volte del fenomeno UFO nei suoi scritti e in particolare nel celebre saggio "Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo", interpretandoli come rappresentazioni psichiche inconsce legate ad avvenimenti di rilevanza collettiva.

Jung aveva iniziato a interessarsi agli UFO già negli anni quaranta, documentandosi su tutto quello che veniva pubblicato sul tema, per pubblicare infine nel 1958, tre anni prima della morte, il suo saggio, che può esser visto come una puntuale interpretazione psicologica del fenomeno, ma anche come una ricapitolazione essenziale delle sue principali idee sulla psiche, e insieme come un messaggio - uno degli ultimi - in cui trovano posto le speranze e i timori che egli nutriva sul futuro dell'umanità.

Jung vede la coscienza del nostro tempo lacerata, frammentata da un contrasto politico, sociale, filosofico e religioso di eccezionali dimensioni. L'Io si è troppo allontanato dalle sue radici inconsce; le "meraviglie" della scienza e della tecnica sembrano volgersi in forze distruttive. I dischi volanti rappresentano visioni, oggettivazioni fantastiche di un inconscio troppo duramente represso. Tra le varie ipotesi sull'esistenza degli UFO Jung conclude dunque che è "un archetipo a provocare una determinata visione".

Jung considera con distacco e una certa ironia l'esistenza degli UFO come fenomeno fisico, sebbene nell'ultima parte del suo saggio egli sembri disposto a dare maggior credito alla loro effettiva realtà, per introdurre cautamente l'ipotesi che esista una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale.

Negli anni settanta le idee di Jung sono state riprese da alcuni studiosi francesi che hanno dato origine all'ipotesi psicosociale sugli UFO.


Gli studi a partire dagli anni trenta sul principio di sincronicità

Proprio Jung, teorico del principio di individuazione e dell'archetipico della coniunctio oppositorum in psicoanalisi, proveniva da studi svolti a partire dagli anni trenta e poi proseguiti con la collaborazione del fisico quantistico e premio Nobel Wolfgang Pauli sul principio di sincronicità che metteva in seria discussione il più vecchio principio di causa-effetto sulla quale si reggeva il pensiero scientifico ufficiale malgrado le teorizzazioni della nuova fisica quantistica comunque messa in discussione dallo stesso Einstein di cui si cita spesso la sua famosa frase "Dio non gioca ai dadi".

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