L'albero genealogico dell'evoluzione

Da LogicaUnitaria.

"In principio era il Logos" (Giovanni Evangelista)

IN PRINCIPIO ERA LA RELAZIONE

L'UNO E L'ALTRO DEL DISCORSO

"Nella realtà non esiste affatto alcuna soggettività ma sempre e solo intersoggettività" (Martin Buber)

Vedi anche "il mito della mente isolata" della scuola psicoanalitica intersoggetivistica statunitense (Storolow, Atwood, Benjamin)

L'albero è l'albero della croce dell'universo con i suoi rami orizzontali e il suo tronco verticale in cui la stessa relazione che era in principio. l'uno e l'altro del disocrso, i due termini dell'unico principio dialogico sono crocefissi.

Su questo albero è l'amore universale stesso che è crocefisso e vi resterà crocifisso non tre giorni solo ma fino alla fine dei tempi senza tregua alcuna.

Questo albero però non è solo la via crucis ma è anche la via lucis essendo anche l'albero della redenzione.

Questo albero genealogico racconta la storia evolutiva della vita stessa attraverso la molteplicità delle forme viventi attraverso cui la vita stessa infine si emancipa venendo redenta dalla vecchia logica della separazione dei due dell'uno.

Il giudizio universale è infatti anche un "mettere giudizio" per cui la vita stessa:

1. assolve

2. risolve

3. e dissolve

ogni RESISTENZA (concetto psicoanalitico) che gli è stata di inciampo nel suo percorso evolutivo e redentivo.


Io sono l'alfa e l'omega il vivente

0. Simbiosi assoluta (momento alfa della storia del PENSIERO VIVENTE)


1. Evento big-bang

2. Dark Age

3. Fiat Lux (inizia l'evoluzione stellare)

Oriente e estremo oriente: la coscienza assolutamente introvertita

4. Nella regione del fiume Indo viene concepito il concetto dell'Uno (civiltà assolutamente introvertita)

Egitto e Palestina: la coscienza assolutamente estrovertita

5. Il faraone Akenaton e la sua compagna la regina Nefertiti prendendo atto che ogni bene gli proviene dalla stella Sole concepiscono il monoteismo in occidente (coscienza assolutamente estrovertita)

6. Un esponente dell'aristocrazia egiziana di nome Mosè discendente del popolo nomade venuto dalla città di Ur in Mesopotamia (il capo della tribù nomade Abramo) e stanziatosi prima dell'esilio in Egitto con una concezione monoteistica più astratta (L'ESSERE: "Io sarò ciò che sarò") e non concretistica (una stella dove si svolgono reazioni termonucleari che producono vita sul pianeta Terra e quindi "sommo bene").

(qui sorge un problema di difficile soluzione per cui mi è difficile considerare Mosè come colui che mette in salvo la concezione monoteistica di Aton Re perchè YAVHE' allora dove lo mettiamo?: studierò ancora questa cosa anche alla luce delle ricerche di Mauro Biglino che anche se credo che non ha interpretato bene ciò che ha scoperto , c'è comunque del vero nella teoria degli "antichi astronauti" schiavisti o padri-padroni ossia i sadici che amano i masochisti perchè da questi dipendono (Hegel, "Fenomenologia dello spirito, 1807 dove studia e analizza la dialettica schiavo-padrone).

Preistoria della coscienza cristica: la grecità ovvero la coscienza orfica relativamente introvertita

7. In Grecia dalla coscienza orfica (Pitagora e Platone) nasce una coscienza non più assolutamente estrovertita.

Preistoria della coscienza cristica: il nuovo ebraismo apocalittico post-deportazione a Babilonia

8. In Palestina dopo la batosta subita dal popolo ebraico nel 600 av. C. con la deportazione di tutta la classe dirigente ebraica a Babilonia viene concepito dall'immaginario ebraico (isaia) il Messia come "capro espiatorio" (il parafulmini).

La coscienza cristica: la coppia madre-figlio entrambi rabbini

9. Nasce il messia, il cristo in una comunità ebraica eterodossa dalla rabbina Myriam di Nazareth che aveva fatto i suoi studi di teologia presso i dottori del tempio di Gerusalemme dove era stata condotta ancora bambina dai genitori religiosissimi Anna e Gioachino. Qui travolta dall'eros ha un rapporto sessuale con uno dei suoi maestri: il rabbino Raffaele che per salvare l'apparenza la fa sposare a un suo amico religiosissimo di nome Giuseppe che si presta.

L'ebreo-greco: Giovanni Evangelista

10. Il rabbino eterodosso Ieschua diu Nazareth ha tra i suoi dodici più fedeli discepoli Giovanni figlio di Zebedeo che era stato il primo assieme a Andrea a divenire suo discepolo abbandonando la comunità di Giovanni il Battista cugino di Ieshuà per parte di Madre imparentata con Elisabetta.

Giovanni dopo la morte di Ieshua si accultura alla cultura greca e coriflettendo assieme alla sua comunità a Efeso di cui era vescovo e che sarà un caso ma era anche la città di Eraclito, ha l'intuizione che "In principio era il Logos" e che questo Logos che era in principio a un dato momento della storia dell'universo si è incarnata in una forma umana che egli identifica proprio nel Messia Ieshuà di Nazareth e su questa concezione "dell'incarnazione del logos" sarà irremovibile perfino contro gli stessi gnostici cristiani che pur lo tenevano in grande considerazione come teologo.

Cosa dicevano gli gnostici?

Dicevano che Ieschua in croce se la rideva bellamente dei suoi aguzzini ma questo contraddiceva la concezione del logos come vero umano in carne e sangue.

La critica di Giovanni e della sua comunità alle comunità cristiane più di orientamento gnostico fu inflessibile pur mantenendo la concezione che Ieschuà era il Logos che era in principio e quindi il Pensiero Vivente cioè Dio.

La nuova prassi cristica: la psicoanalisi

11. Dopo 1800 anni di evoluzione della coscienza cristica che ebbe nel teologo Hegel (1770-1831) il massimo di consapevolezza nasce nel 1895 la psicoanalisi che scopre " il tabù universale dell'incesto" come ciò che mantenendo l'ordine dei rapporti parentali ha permesso l'evoluzione della coscienza umana fino all'avvento del metodo psicoanalitico in cui questo tabù viene a sapere di sè per la prima volta come il metodo stesso dell'evoluzione per evolversi.

Di nuovo un ebreo Sigmund Freud crea una nuova tipologia di prassi cristica quotidiana la psicoanalisi fondata sul sacrificio dell'ascolto (praticamente una nuova forma di "messa" o "ultima cena" dove i due dell'uno si cibano ognuno del copro dell'altro trasformatosi in spirito attraverso quella croce prodotta dalla prassi dell'ascolto della parola dell'Altro: qui la coscienza cristica raggiunge il massimo di consapevolezza tanto che potremmo parlare per ripetere il titolo di un testo di Engels che la psicoanalisi segna il trapasso del cristianesimo "dall'utopia alla scienza".

12. inizia la storia evolutiva del metodo e della prassi psicoanalitica quale nuovo cristianesimo degli ultimi tempi.

Una teoria generale e unitaria dell'energia tra fisica e psicologia: Carl Gustav Jung

13. Jung o del "compimento simbolico del tabù universale dell'incesto"

"E' vera la teoria della libido: la libido o energia va necessariamente verso la madre ma va verso la madre per andare oltre la madre"

"Se voi non rinascerete un'altra volta e questa volta non più nella carne ma nello spirito, non entrerete nel Regno dei Cieli. Ciò che nasce dalla carne è carne mentre ciò che nasce dallo spirito è spirito. ecco perchè vi dissi che dovete rientrare in vostra madre per rinascere nello spirito."

(La buona novella del Rabbi di Nazareth)

Il ritorno (il risveglio) della bestia o dell'aspetto femminile del Dio-Vero o UNO-DUALE

14. Silvia Montefoschi, donna, biologa e psicoanalista.

Il ritorno del Vivente

15. Ritorna Giovanni Evangelista e nasce la prima persona duale che fa trapassare la dialettica della storia nel dialogo oltre la dialettica.

E' la fine del mondo, l'apocalisse che da inizio a un'ultima epoca già post-apocalittica (momento omega della storia del PENSIERO VIVENTE)

16. AndreaThérèse portano al suo compimento definitivo ciò che hanno già terminato GiovanniSilvia eliminando ogni pur residuo di traccia mnestica di un mondo che è stato e che già non è più.

17. (momento OLTRE-OMEGA della storia del PENSIERO VIVENTE)

Il Vivente dal pensarsi al sentirsi

"E sarà un nuovo inizio" (Silvia Montefoschi)

L'inizio della vita alla più alta potenza come non è mai stata.

"E il pensiero cesserà di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

PER RIASSUMERE

1. cosceinza virtuale instabile (particelle di materia e antimateria)

2. coscienza semplice stabile (particelle polarizzate e quindi soggetto-oggetto)

3. SRI (soggetto-oggetto-autocoscenza che sono il quark d1, il quark d2 e il quark u del protone, perchè nasce un quarto elemento che è l'elettrone. Qui però l'elettrone cioè il quarto elemento del sistema conoscitivo pur essendo presente non sà di sè perchè vede ma non si vede (nessuno infatti in tutta la storia dell'universo ha mai visto il soggetto ma sempre e solo l'oggetto) e quindi la coscienza è solo la coscienza dell'autocoscienza e non ancora la coscienza della coscienza dell'autocoscienza.

4. SSR (GiovanniSilvia) nasce un super-elettrone per cui l'elettrone viene a sapere di sè: è la coscienza della coscienza dell'autocoscienza del soggetto ceh sa dell'oggetto. Si tratta del primo sistema conoscitivo duale in cui un super-elettrone di fa soggetto unitario di due sisteni conoscitivi come se fossero un unico sistema conoscitivo.

5. Giunti al termine del lavoro arrivano gli operai delle pulizie che eliminano tutte le tracce mnestiche dei sistemi conoscitivi precedenti: l'autocoscienza, il soggetto conoscente e l'oggetto conosciuto.

Amen

"E le cose di prima non sono mai state" (Giovanni Silvia)

"Vero è solo l'Intero" (Hegel)

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