L'impressione che la psicoanalisi non sia ancora terminata

Da LogicaUnitaria.

Due nuovi articoli che continuano il discorso di ieri sui tipi umani e l'ultima mutazione in corso.

Essendo stati sviluppati tempo fa, lo stile di questi articoli è ancora battagliero, quasi che l'autore non avesse ancora superato l'identificazione con il vecchio archetipo dell'eroe, ossia con il Cristo, e in effetti un tale stile non è necessario dato che si tratta di un "processo naturale" e non di un progetto elaborato a tavolino cioè non è roba da intellettuali che avendo partorito ciò con la loro testa devono anche convincersi di avere ragione ma è invece la semplice decriptazione dei sogni della gente vale a dire il discorso dell'inconscio messo in chiaro, tutto messo in chiaro e infatti oggi l'inconscio non c'è più ma c'è solo la memoria della storia della preistoria dell'Essere.

Malgrado che il discorso dell'inconscio infine dopo cento e passa anni di storia della psicoanalisi (1895-1987) sia stato tutto tradotto, tuttavia molti continuano ancora a parlare di "inconscio" ma non si capisce che cosa è loro inconscio adesso che è stato tutto decriptato il discorso dell'inconscio.

Forse non sanno ancora della dinamica del transfert? Ignorano il fenomeno del transfert che a sua volta genera un contro-transfert in una sorta di gioco delle parti? Una vera commedia fatta di pre-testi?

E ci vuole tanto a saperlo?!

"Questo contenuto è inconscio" si dice ma non esistono "contenuti" inconsci dato che l'inconscio non è un contenuto del pensiero ma è una dinamica del pensiero.

La verità è che la verità fa paura poichè coincide con la fine della vita dato che questa verità è la verità del transfert ossia la scomparsa di un qualsiasi interlocutore fuori di sè.

"Fuori non c'è niente"

"Ma allora se fuori non c'è niente che vivo a fare?"

E infatti è proprio così: che vive a fare l'umanità?

Grazie alla psicoanalisi si è riusciti a sapere questo ma una volta che lo sai che ti serve fare ancora la psicoanalisi?

Che devi sapere ancora?!

Che cos'altro vuoi sapere visto che con questo sapere sai tutto?

Rimane la forza d'inerzia della memoria della storia e si continua a far finta di non sapere che fuori non c'è niente e del resto non è possibile fare altrimenti e infatti per questo oggi parliamo di memoria e non più di inconscio.

La vita fino ad oggi è stato "transfert" per cui nel momento che termina il transfert termina anche la vita: è questa la fine del mondo.

Si fa fatica a percepirlo ma la vita che qui è finita in verità continua in un Oltre e continua in un Oltre non dopo la morte ma già adesso.

Samo già arrivati dove volevamo arrivare ma non lo sappiamo. Abbiamo già iniziato a vivere una nuova vita oltre ogni spazio e ogni tempo e non lo sappiamo e ci sembra invece di vivere ancora nel vecchio mondo preistorico del transfert/controtransfert ma è una impressione solo una impressione.

Questa è la parola magica che devono tenere a mente i mutanti perchè spiega le loro difficoltà attuali: "impressione" sì è solo una impressione che il vecchio mondo botta/riposta, transfert/controtransfert, imput/output esista ancora.

La chiamano "vita" ma non è più la vita: è stata la vita quando e fino a che quel sapere era ancora inconscio ma oggi sappiamo, così oggi "sembra" la vita ma non lo è più ma è solo il ricordo di ciò che la vita è stata e non è più.


Ecco quindi i due articoli di cui dicevo all'inizio:

1. "Un manuale di psicopatologia degli ultimi tempi"

2. "Psicopatologia e Rivoluzione - La condizione Border Line"


e che continuano questo discorso sulla disuguaglianza:

3. "Hanno ragione a dire che gli esseri umani non sono tutti uguali ma non nel senso in cui pensano i razzisti"


Quanto da noi qui elaborato è la "psicoanalisi oltre la psicoanalisi" vale a dire la nuova logica unitaria che insegna che solo i simili possono congiungersi veramente e non i diversi, per cui la psicoanalisi altro non è che un "farsi simili" come lo sono l'uno e l'altro, i due termini del discorso i quali non possono autonomizzarsi in alcun modo dal discorso di cui loro pur essendo solo l'uno oppure l'altro sono anche l'intero discorso, entrambi l'intero discorso ossia l'Uno-Duale che pertanto non è più UNI-verso.



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