In principio prima del principio era l'intenzione

Da LogicaUnitaria.

Da dove nasce tutto ciò che è?

Quali sono le nostre vere origini?

Cosa dicono la scienza, la filosofia e la teologia in proposito?

Qual'è la verità sulle nostre origini?

E inoltre ancora: cosa ci dicono queste varie e diverse risposte alla questione delle origini anche su quell'altra anch'essa capitale questione che riguarda la direzione del nostro andare? La questione del senso?

Cosa c'era prima dell'evento Big Bang?

Non c'era proprio niente prima del Big Bang?

C'era solo il nulla in questo non-tempo prima del Big Bang?

Lo spazio-tempo e l'originaria simbiosi assoluta

Il tempo infatti ancora non c'era prima del Big Bang in quanto il tempo è il tempo che all'uno del discorso necessita per raggiungere l'altro del discorso ma allora non c'era alcuno spazio tra l'uno e l'altro dell'unico discorso e quindi non c'era alcun tempo essendo fusi e con-fusi nella simbiosi assoluta originaria.

In principio era l'intenzione

E tuttavia qualcosa c'era in questa simbiosi: c'era l'INTENZIONE di questo Uno originario simbiotico a essere presente a sè, a potersi vedere come Uno e non soltanto ad esserlo di fatto e quindi cera già almeno questa originaria intenzione a svegliarsi infine alla presenza a sè.

Il risveglio dell'Uno-Duale dal suo sonno eterno

E' per questo che per realizzare ciò occorreva essere in due perchè l'uno non può in alcun modo sapere di sè se non tramite un altro da sè che lo riconosca, dunque l'intenzione era di arrivare a sapere della dualità di questo uno originario.

Dal sonno al sogno

L'altro, in quello stato di simbiosi assoluta prima del Big Bang, era proprio questa intenzione a trapassare dalla "simbiosi" alla "presenza", dal "sonno" al "risveglio" ma invece con il Big bang riuscì solo a passare dal "sonno" al "sogno", sogno che noi chiamiamo "veglia" ma è solo il "sogno da svegli" dopo il "sogno del sonno".

Questo è accaduto a causa della logica della separazione che si è instaurata già con l'inizio della storia dell'universo.

Per una ermeneutica dell'Essere nella storia

Qui sta la chiave interpretativa di tutta quanta la storia dell'universo e questa chiave è proprio il concetto di "Pensiero Uno": che tutto è pensiero, solo pensiero e che questo pensiero malgrado il suo manifestarsi frammentato nell'universo è uno e che questo uno è comunque un uno duale pena ritornare di nuovo a prima del big bang quando c'era solo l'essere e non ancora la coscienza di essere se non come pura intenzione ancora da attuare.

E l'intenzione è la potenza del pensiero mentre l'attuarsi di questa potenza del pensiero nella storia dell'universo quale coscienza di essere è appunto l'atto del pensiero.

L'ebreo-greco Giovanni Evangelista pensatore dell'Essere dopo Parmenide ed Eraclito

Quando Giovanni Evangelista dunque dice:

"In principio era il logos"

intende dire che "In principio era il maschile di Dio" cioè l'atto del Pensiero, il primo attuarsi di quella intenzione che già era il maschile di Dio ancora in concepimento nella con-fusione prima del big bang ma quel primo maschile di Dio è il maschile del femminile di Dio che prima del big bang tratteneva ancora in sè il suo maschile come una femmina ancora in piena gravidanza.

Giovanni Evangelista quindi non nega il femminile di Dio ma inizia con il maschile di Dio proprio perchè prima di questo maschile di Dio c'era solo il sonno dell'eternità ossia il buio: la coscienza di essere infatti nasce dall'essere come la sua coscienza ed è invece solo lo pseudo-logos che si autonomizza e si sepaara dall'essere. Giovanni infatti precisa:


καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,

καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος

(Giovanni Evangelista)


"In principio il Logos era ancora presso il Dio"

e a maggior chiarezza precisa ancora:

"E il Dio era questo Logos che era in principio"

che è la formula della distinzione che è ben altra cosa della separazione.

Bibliografia

  • Il vangelo secondo Giovanni apostolo ed evangelista
  • Apocalisse di Giovanni
  • Tre lettere del vescovo di Efeso Giovanni alle sette chiese della sua diocesi in Asia Minore
  • Apocrifo di Giovanni
  • Atti di Giovanni

Commentari e interpreti di Giovanni: il Vangelo

  • Origene, "Commentario al Vangelo di Giovanni"
  • Sant'Agostino d'Ippona, "Commento al vangelo di San Giovanni"
  • Iohannes Scotus Eriugena, "Omelia sul prologo di Giovanni"
  • San Tommaso d'Aquino, "Commento al vangelo di San Giovanni"
  • Meister Eckhart, "Commento al vangelo di Giovanni"
  • Rudolf Steiner, Il vangelo di Giovanni, 1908
  • Rudolf Bultmann, "Commento al vangelo di Giovanni"
  • Rudolf Bultmann, "Le lettere di Giovanni"

Commentari e interpreti di Giovanni: l'Apocalisse

  • Gioacchino da Fiore, "Commentario all'Apocalisse"
  • Isaac Newton, Trattato sull'Apocalisse, (1642-1727), Testo inglese a fronte, Torno, Bollati Boringhieri 2011
  • Rudolf Steiner, L'Apocalisse di Giovanni, 1908
  • David Herbert Lawrence, L'Apocalisse, 1929
  • Gilles Deleuze e Fanny Deleuze, Introduzione all'Apocalisse di D.H. Lawrence (1978), nuova edizione rivista da Gilles Deleuze (1993).

Filmografia: l'Apocalisse

  • "San Giovanni - L'apocalisse" Regia di Raffaele Mertes (Rai RadioTelevisione italiana - 2002)
  • "I cieli e la terra finiranno" Regia di Robert Amram Rolf Forsberg
  • "La settima profezia" Regia di Carl Schultz

Studi storici

  • Friedrich Engels, "Tre scritti sulle origini del cristianesimo" (1882-1883-1895)
  • Ernst Käsemann, "L'enigma del quarto vangelo - Giovanni: una comunità in conflitto con il cattolicesimo nascente?", 1971
  • Oscar Cullmann, "Origine e ambiente dell'evangelo secondo Giovanni", 1975
  • Università degli Studi di Genova, "Lingua e stile nel Vangelo di Giovanni" (1989)

Una lettura ontologica-psicoanalitica

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