Infinito

Da LogicaUnitaria.

« C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'etica; parlo dell'Infinito. »

(Jorge Luis Borges)


L'infinito (dal latino finitus, cioè "limitato" con prefisso negativo in-, e solitamente denotato dal simbolo {\displaystyle \infty } \infty , talvolta detto lemniscata) in filosofia è la qualità di ciò che non ha limiti o che non può avere una conclusione perché appunto infinito, senza-fine. Nella concezione cristiana il concetto, coniato nell'ambito del pensiero greco, trova la sua coincidenza con Dio stesso quale essere infinito.


In principio era il discorso

Se in principio era il discorso significa anche che in principio erano l'uno e l'altro del discorso, i due termini del Principio dialogico.


Continuum e discreto

La rimozione è ciò che rende discreto ciò che in realtà è un continuum

La dinamica della proiezione studiata in particolare da Sigmund Freud e dalla psicoanalisi è paragonabile al lanciare il sasso mentre la dinamica della rimozione continuando con questo esempio è paragonabile al movimento che segue alla proiezione, il nascondere la mano: si proietta sugli altri e li si oggettiva dopodichè ci si dimentica dell'atto proiettivo.

Il discorso così si frammenta sempre più in una sorta di evento big bang del discorso stesso dando origine all'uni-verso ossia al movimento di recupero, cioè di sintesi progressiva di tutti i frammenti componenti il discorso visto come un continuum inscindibile e inseparabile nei suoi momenti di sviluppo del discorso.

Ci si aliena in un cosiddetto mondo esterno che in realtà non esiste poichè esiste solo il discorso che vediamo fuori di noi come altro da noi.

Ci si aliena in questo discorso visto come fosse altro a da noi e quindi situato apparentemente fuori di noi per poi disalienarci nel recuperare quanto proiettato in un movimento che chiamiamo "ritorno del rimosso" che dal discreto ricostituisce il continuum del discorso infinito.

Poi quando tutto il rimosso (dell'inconscio personale, collettivo e universale) sarà recuperato e ricostituito il continuum, non si proietterà più avendo imparato la lezione e allora sarà il silenzio.

La storia dell'universo è infatti una lezione che i due eterni amanti si sono dati da se stessi per imparare a non proiettare più, visto il cosiddetto "male" che la dinamica del transfert produce: proprio una bella lezione da farne tesoro. Una lectio magistralis è l'intera storia dell'universo e che ci serva di lezione, una lezione che produrrà infine, una volta imparata, il silenzio, il grande silenzio.

Cos'è il silenzio finale?

"Il pensiero infine cesserà di pensarsi per più solo sentirsi" (Silvia Montefoschi)

Il tabù universale dell'incesto simbolico è ciò che corrompendo la continuità del discorso produce il discreto e quindi la massa cioè la materia

Superare la schiavitù della 'consecutio temporum'

"Voltare pagina

voltare pagina"


L'esodo

l'esodo.


Adesso il logos ha terminato il suo lavoro

Adesso il lavoro lo svolge più l'eros

poichè solo l'amore può sconfiggere il potere sulla mente della consecutio temporum.


Adesso solo Eros può

poichè il logos è schiavo della sua stesa logica formale.

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