Il bene e il male
L'AMORE E IL MALE, L'AMORE E' IL MALE
Se c'è così tanto male nel mondo, tanto da addirittura raggiungere anche la ferocia più bestiale la causa va ricercata nel fatto che nel mondo c'è tanto amore.
Indice
La questione del male
Che cosa è il male?
Il male altro non è che l'amore e ugualmente l'amore altro non è che il male.
Ma allora non bisogna amare?
Esatto.
Ma è impossibile!
Tutto è possibile: con il tempo e la buona volontà tutto passa anche l'amore.
Ma allora bisogna essere razionali?
La ragione è sia una difesa dall'amore sia un compromesso raggiunto tra l'amore e la difesa dall'amore ma non è una soluzione poichè l'amore cioè il male non scherza.
La ragione c'è perchè c'è l'amore e ugualmente anche l'amore c'è perchè c'è la ragione.
Perchè c'è il telefono?
Indovinate un po'?
Perchè c'è la distanza.
Risposta esatta.
Perchè c'è la coscienza?
C'è perchè c'è l'inconscio.
Quando scomparirà l'inconscio scomparirà anche quella cosa considerata sacra che è la coscienza: la "Presenza" è infatti più della coscienza.
La coscienza è si "presenza" ma presenza ancora allo spazio-tempo-massa mentre la vera presenza oltre la stessa coscienza è "PURA PRESENZA ALL'ALTRA PRESENZA" e quindi presenza al di là del tempo, dello spazio e della massa.
La ragione dunque non è una buona soluzione ma la nostra specie simbolica non ha trovato di meglio fino ad oggi così accade che le vari ragioni si fanno la guerra tra di loro considerandosi ognuna la migliore difesa o il migliore e più efficente compromesso: un po' di distanza, un po' di avvicinamento, un po' di distanza, un po di avvicinamento e i giorni passano fino ad arrivare all'ultimo giorno, quello della morte.
La ragione altro non è che un sintomo dell'amore: quando l'amore non ci sarà più scomparirà anche la ragione che non ci servirà più a niente.
Ma allora qual'è la soluzione?
Vivere e basta.
La vita è il bene e non l'amore.
La vita è il bene e non la ragione.
La vita.
La vita del pensiero.
Oggi però il pensiero nella sua evoluzione si oggettivizza ancora cioè si riflette fuori di sè e non può quindi che amarsi in quella modalità dell'amore che produce inevitabilmente il male.
Soluzioni quindi non c'è ne sono se non affidarsi al processo che è autonomo e automatico dicendo: tutto è bene dunque anche il male è bene.
Ma se allora tutto è bene non c'è che da essere ottimisti: quando l'amore passerà nascerà la nuova umanità.
La nuova e vera umanità.
Allora e solo allora sarà il Regno.
Occorre avere fede, fede e fiducia: 13,7 miliardi di anni di lavoro del Vivente e siamo già prossimi alla meta e almeno il prototipo è già nato e anche questo ci fa ben sperare.
Praticamente siamo già arrivati ma la memoria è dura a morire come una macchina che va a forte velocità e anche se freni non devi aspettarti che si arresti all'istante in quanto c'è ancora LA FORZA D'INERZIA.
Lo scenario storico attuale
Lo scenario storico attuale vede consumarsi la forza di inerzia della macchina UNI-VERSO che poi è la memoria dell'universo.
Ci vorranno ancora altri vent'anni o forse anche solo 30 secondi.
Questo nessuno lo può sapere, resta il fatto che tutto è compiuto: adesso finalmente al termine della storia della psicoanalisi abbiamo la scienza, oltre alla scienza abbiamo anche il prototipo, e infine adesso abbiamo l'Oltre e non più solo l'Aldilà.
Attendiamo il momento che deve ancora arrivare.
"E le cose di prima sono passate" (Apocalisse di Giovanni Evangelista)
"E le cose di prima non sono mai state" (Nuova Apocalisse di GiovanniSilvia)
E gli extraterrestri?
Anche loro ci hanno i nostri stessi problemi poichè tutto l'universo è uguale.
Anche gli extraterrestri fanno i furbi nè più nè meno che i terrestri.
Infatti si dice "Tutto il mondo è paese".
Anche gli extraterrestri hanno bisogno di un "capro espiatorio", di un "agnus dei qui tollis peccata mundi".
Proprio per questo la psicoanalisi in quanto scienza universale è anche medicina cattolica.
Quindi la proiezione o transfert sono il male?
No, il modo di relazionarsi all'altro in sè nella modalità del transfert o proiezione e quindi fuori di sè come fosse veramente altro da sè, è stata una necessità evolutiva inevitabile e solo oggi è divenuta anacronistica, solo oggi non è più realtà ma solo memoria.
Solo oggi, al termine della storia della psicoanalisi, l'interdipendenza universale è roba da museo.
Documentazione
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